lunedì 5 aprile 2010

danza in carrozzina..

Ballare.

La danza è uno sport che unisce alle fatiche dell'allenamento e all'adrenalina della gara/del teatro anche la possibilità di esprimersi e di trasmettere sentimenti a chi guarda, coinvolgendoli in quello che stai facendo.

Ed è qualcosa che tutti, ma veramente tutti, possono fare.

La danza in carrozzina ne è la prova.
L'eleganza, lo stile e il ritmo che hanno questi ballerini ha sicuramente qualcosa da insegnare..

Ho trovato che la pratica della danza in carrozzina iniziava in Svezia nel 1968; pioniere era Els Britt Larrson, un impiegato in carrozzina della Federazione Disabili svedese.
Qualche anno dopo, nel 1975, ebbe luogo la prima competizione, con ben 30 coppie di partecipanti.
Poi, due anni dopo, la prima gara internazionale e poi, nel 1998, finalmente i mondiali in Giappone.

Nello stesso anno avveniva il riconoscimento da parte dell'IPC (International Paralympic Commitee) e la gestione, al suo interno da parte dell'International Paralympic Wheelchair Dance Sport Commitee (IPWDSC).

Intanto nei primi anni '70 negli Stati Uniti, grazie all'impulso di Alito Alessi (danzatore e coreografo) si sviluppava la DanceAbility, non una semplice terapia per disabile, ma una vera e propria tecnica di danza, nata dall'incontro di varie discipline (tra cui, oltre a ginnastica e danza, Tai Chi, Aikido e meditazione) e dalla ricerca di nuove tecniche di espressione e di comunicazione attraverso il contatto, il trasferimento di peso e l'ascolto. (http://www.danceability.com/)

Per quanto riguarda l'Italia nel 2005, a Firenze, veniva fondata la Weelchair Dance Sport Firenze, la prima scuola di danza sportiva in carrozzina del territorio nazionale e, nel 2007, per la prima volta una rappresentativa azzurra ha preso parte agli Europei di danza sportiva a Varsavia.

L'area di esibizione in una gara di danza sportiva in carrozzina deve essere di almeno 200mq e le discipline in cui gareggiare sono le danze standard (Valzer lento, Tango, Valzer viennese, Slow Fox Trot e QuickStep) e le danze latino americane (Cha Cha Cha, Rumba, Samba, Paso Double, Jive).

La giuria deve giudicare non solo elementi tecnici, ma anche stile, carisma e coreografia, in poche parole l'espressione artistica pura, l'uso della pista, l'originalità delle figure, l'espessione del linguaggio del corpo.
Inoltre è importante, anzi fondamentale, la cooperatività tra i due componenti della coppia; se il partner disabile è spinto o tirato in modo passivo, il giudizio sarà penalizzante.

Il ballerino in carrozzina può esprimere il senso del ritmo anche attraverso movimenti di accelerazione e frenata delle ruote, virate, inclinazioni, e elevazione delle ruote anteriori (purchè eseguiti autonomamente).

Oltre a tutte le regole, io ritengo che sia l'umanità e la capacità di trasmettere le emozioni che contraddistingue questa danza, tanto che io, quando penso a cosa sia la danza, mi viene in mente un'esibizione che ho visto di danzatori in carrozzina, perchè sintetizza in qualche minuto, l'eleganza, la correttezza, il ritmo, la bellezza, la leggerezza e tutte le infinite parole con cui si potrebbe contraddistinguere la danza.

Metto qualche video, nonostante, purtroppo, non riescano a riprodurre pienamente le emozioni che si provano vedendoli ballare dal vivo...






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